Porta Santa Croce

(Elisanna Matteazzi Chiesa)

Porta Santa Croce Vicenza - antiche mura di VicenzaCon questa veduta usciamo dal centro storico attraverso porta Santa Croce, dove si arresta la cortina delle mura edificata a nord-ovest di Vicenza durante la dominazione scaligera (1311-1387).

Alla più antica cintura medioevale, costruita a partire dal Mille e che chiudeva come un anello la città, nel periodo della dominazione scaligera altre zone fortificate si aggiunsero a comprendere nuovi borghi.

Già dai primi anni della loro presenza in città, gli Scaligeri si appoggiarono alla cerchia altomedioevale, alla cosiddetta Portanova, esistente già nella seconda metà del secolo XI, presso l’abside francescana della chiesa di San Lorenzo e più tardi fortificarono tutta la zona nord-occidentale, creando un sistema difensivo in caso di attacco da parte dei nemici.

Le mura vennero attaccate al sistema difensivo altomedioevale a partire dalla non lontana porta del Castello e proseguivano lungo l’attuale viale Mazzini, che ancor oggi presenta il tratto di mura più conservate, costeggiavano per un tratto il fiume Bacchiglione, incrociando la Contrà del Ponte Nuovo, per continuare lungo contrà dei Carmini, non lontano dalla Porta Nuova di San Lorenzo.

Porta Santa Croce, è una delle porte cittadine più imponenti, senz’altro il manufatto più integro nei caratteri tipologici e costruttivi; iniziata nel 1381, è ultimo esempio di architettura militare scaligera, con ponti levatoi, sia dalla parte esterna che in quella verso la città, dei quali restano ancora visibili nella muratura gli scassi dove questi venivano ritirati.

A fianco della porta maggiore è ancora praticabile la piccola porta pedonale.

Il massiccio torrione con la corte d’arme, all’interno della porta, era un solido sistema difensivo.

Oltrepassata porta Santa Croce, piegando a destra si attraversa il ponte sul fiume Bacchiglione, prossimo al quale è visibile un torrioncino rotondo, eretto durante la dominazione veneziana.

Poiché a nord la città era sguarnita di sistemi difensivi, i veneziani avevano affidato a Bartolomeo d’Alviano, capitano generale della Repubblica veneta, un progetto di difesa da porta Santa Croce a porta San Bortolo, costruita dai veneziani nel 1435, quando il borgo Pusterla entrò a far parte del perimetro urbano.

In effetti tra le due porte, la cui distanza è di un chilometro circa, probabilmente fu scavato un fossato, lungo il quale vennero costruiti cinque torrioncini – dei quali solo due rimasti – il torrioncino prossimo a Porta Santa Croce come l’ultimo vicino a Porta S. Bortolo, sono stati recentemente oggetto di un buon restauro e conservati molto bene.

In primo piano il ponte sul fiume Bacchiglione, che in questo punto entra in città, e si dirige verso Ponte Pusterla.

Bibliografia

  • F. Barbieri, Vicenza gotica: Le mura, Ente Provinciale per il turismo di Vicenza, 1984.
  • E. Chiesa, Vicenza città bellissima, Panda Edizioni, Padova, 1987.