Archivio mensile:Agosto 2011

Le Anacreontee: gli imitatori di Anacreonte di Teo

CONSIDERAZIONI SULL’EDIZIONE DELLE ANACREONTEE
DI GIORGIO PEGORARO – GILBERTO PADOVAN EDITORE (2010)

DSC_0472Anacreonte, che visse circa 85 anni errando di città in città nella Grecia dei tiranni del VI-V sec. a. C., fu il “…saggio poeta dell’amore e del vino … il poeta della grazia delicata e raffinata…” (G. Perrotta).

 

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Litografia biografica di Andrea Palladio

DSC_0329Una rarità “Artistica”

Raffinato per definizione e “raro” per precisa scelta culturale, l’Editore vicentino Gilberto Padovan ha voluto celebrare con un tocco particolare anche il Cinquecentenario Palladiano, proponendo agli appassionati e ai collezionisti d’arte una stampa tanto originale quanto prestigiosa. La litografia, intitolata “ Andrea Palladio”, è virata in nero antico e amaranto su carta di pregio color tabacco, tinte che richiamano quelle degli intonaci e dei mattoni degli edifici dell’epoca, nonché il segno in grafite delle matite utilizzate per i tracciati dei progetti. La tavola, che misura cm. 60x90, rappresenta una “summa” dell’opera del grande architetto per come riproduce, in una composizione unica nel suo genere, tutti i disegni dei prospetti delle fabbriche del Palladio, tratti dai Quattro Libri dell’Architettura, di Ottavio Bertotti Scamozzi, stampati nel Settecento. Un elenco cronologico, dunque, dell’intero operato compiuto in vita dal sommo Andrea e che viene completato da un suo suggestivo ritratto, in età matura, ripreso da un’incisione egualmente settecentesca di Jacopo Bernardi su disegno di Vincenzo Raggio.

Litografia “La Rotonda” (Andrea Palladio)

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Una rarità “Palladiana”

L’editore vicentino Gilberto Padovan ha scoperto nel 2008, in una casa privata, un raro acquerello del 1876, realizzato dall’artista austriaco P. Wohlschlager in un suo viaggio in Italia, raffigurante un’aulica immagine della Villa Capra, detta “La Rotonda”, di Andrea Palladio. Dall’originale, l’Editore ha stampato, in tiratura limitata su carta acquerello di pregio, della stessa dimensione dell’opera originale, cm. 85,5 x 55,5.ed esclusiva, alcune litografie d’arte.

L’acquerello esalta tutta l’intensità poetica e coloristica della villa palladiana che il pittore, affascinato dalla sua magnifica struttura, avvolta da un paesaggio ubertoso e incontaminato, ha colto e trasferito con vibranti tocchi di pennello sulla carta. Da un lato, dunque, l’iniziativa dell’editore Gilberto Padovan offre una ricapitolazione dell’esperienza e dell’eredità palladiana, patrimonio destinato a influenzare generazioni di architetti in tutto il mondo, dall’altro rivolge un omaggio a quello che è l’emblema principe del suo classicismo, all’invenzione di quella Rotonda dalla metafisica bellezza e, però, sapientemente immersa nella natura ovvero nella realtà del mondo e degli uomini. Una scelta non casuale , che conferma la linea – mai scontata – alla quale Padovan s’ispira nelle sue iniziative editoriali.