Sabato, 12 dicembre 2015, Rai 2, nella trasmissione “Storie”, condotta da Maria Concetta Mattei, ha mandato in onda un servizio sull’attività dell’editore vicentino Gilberto Padovan. Si è parlato principalmente della progettazione e realizzazione del grande panorama di Venezia e della sua laguna, un disegno a china che si estende per metri 9,80 e che rappresenta la veduta più estesa mai eseguita prima d’ora, superando, di circa quattro volte, la dimensione, per lunghezza, della” Venetie MD” che Jacopo de’ Barbari realizzò agli inizi del XVI secolo, considerata, almeno fino a questa, come il maggiore capolavoro della cartografia veneziana. Un’ attività editoriale, quella di Gilberto Padovan, intrisa di ricerca, con produzioni storico-artistiche mai scontate, nel costante studio dei materiali e delle lavorazioni più peculiari per un risultato di alta qualità, riscontrabili sempre nelle sue edizioni rivolte ad un pubblico amante del Bello. Una conoscenza professionale ed estetica che si intrecciano nel racconto della vita. Edizioni di nicchia che nascono dal desiderio di respirare l’acre odore dell’inchiostro, sentendo scorrere il rullo appiccicoso sulla matrice, nel desiderio di una rappresentazione scenica, emotiva, che si trasforma e traduce in immagine sulla carta. Alcune delle sue opere si trovano già negli archivi di importanti musei europei. Per esempio, ad arricchire il catalogo culturale Veneto, basti ricordare la produzione della Collezione delle trentasei vedute di Vicenza, della Collezione delle diciannove vedute di Bassano del Grappa e quella delle sette città venete, capoluogo di provincia.
Archivio mensile:Dicembre 2015
Presentazione della Mappa Topografica del Territorio Vicentino
Come conoscere la storia iconografica del nostro territorio? L’editore Gilberto Padovan ha ristampato in tiratura limitata, su carte d’arte, nelle dimensioni originali, la Mappa topografica del Territorio Vicentino, del 1676, delineata per Angelo Gio. Novello e intagliata da Marco Boschini. Una rarità nella cartografia vicentina.
In origine si trattava di una acquaforte a bulino, firmata in lastra nel cartiglio in basso, a destra. Magnifica prova, impressa su due fogli di carta vergata coeva, uniti con filigrana “fiore con lettere VC”, con ampi margini. La novam hanc et accuratissimam Territorii Vicentini descriptionem, la carta che Filippo Pigafetta pubblica nel 1608, rappresenta il prototipo delle carte del territorio di Vicenza. Essa rivela notevole accuratezza cartografica nella raffigurazione del territorio; l’esito del foglio pigafettiano fissa infatti, in sostanza, ciò che potremmo definire una sorta di
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