Il Blasone Vicentino

La riedizione a mano del «Blasone Vicentino» torna a splendere grazie all’editore Gilberto Padovan. La riedizione in cinque volumi interamente redatti a mano – dalla scrittura, alla decorazione, alla rilegatura – de Il Blasone Vicentino di mons. Sebastiano Rumor, ideata e curata dall’editore Gilberto Padovan, è un’opera unica e straordinaria, che affascina per la sua intrinseca preziosità ma anche, e soprattutto, per il suo essere assolutamente, squisitamente anacronistica.

Impossibile definire altrimenti quello che sembra il frutto mirabile della perizia d’un amanuense dei secoli passati e si rivela invece come l’espressione del grande amore per il bello e l’antico condiviso da un editore fuori dagli schemi  – quale Padovan, in questa come in altre sue iniziative, ha dimostrato di essere – e di un artista di eccezionale maestria quale Galliano Rosset.

Solo la passione, d’altra parte, può giustificare gli anni trascorsi dall’editore e dall’artista a studiare e riprodurre a mano l’opera di catalogazione di 814 stemmi nobiliari principalmente vicentini che, sul finire dell’Ottocento, venne condotta dall’abate, e che ora – grazie a questa appassionata “follia” – risplendono in cinque maestosi volumi, destinati esclusivamente all’esposizione in biblioteche e musei.

Immaginata da Padovan e concretizzata dall’arte di Rosset, la riedizione del Blasone di mons. Sebastiano Rumor offre dunque al presente e al futuro uno spaccato di notevole interesse della storia vicentina, letta attraverso i colori brillanti e i magnifici decori degli stemmi di queste antiche famiglie, che raccontano di vicende militari, civili e politiche.

Uno studio, questo, che per la sua valenza e il suo non comune spessore ha subito suscitato l’attenzione di esperti quali il prof. Ermenegildo Reato, storico,  il prof. Marcello Fracanzani, storico del diritto e dell’economia, e il marchese Doimo Frangipane, presidente della Nobiltà Italiana e studioso di disciplina araldica.

Ne è nata un’opera tanto unica sul versante artistico quanto rilevante su quello più squisitamente culturale e storico, accresciuto dalla correzione di alcune piccole imprecisioni presenti negli appunti dell’abate e relative in particolare ai colori dei blasoni, eseguita sulla base delle precise regole stabilite dall’araldica.

Ecco allora che, a oltre un secolo di distanza, il poderoso lavoro di mons. Sebastiano Rumor non solo è tornato a vivere ma ha addirittura acquistato una vitalità e uno spessore ulteriori e più alti. Dei cinque preziosi volumi, interamente realizzati a mano, i primi quattro raccolgono gli stemmi catalogati dall’abate, finemente riprodotti dall’abile mano di Rosset e dipinti con colori speciali, in grado di sfidare il tempo.

Il quinto, anch’esso realizzato a mano,  è invece dedicato agli scritti lasciati in materia da mons. Rumor, compreso lo studio sulle famiglie nobili vicentine che egli stesso fece stampare, nel 1899, dal Premiato Stabilimento Tipolitografico Federico Cavalier Visentini di Venezia.

Ogni pagina di questo eccezionale e assolutamente unico capolavoro, dunque, è a sua volta un autentico capolavoro. Ogni stemma accuratamente riprodotto, ogni lettera calligrafata con arte ed eleganza raffinate. Pezzi unici e irripetibili per quello che nasce – prima di ogni altra cosa – come un sentito, appassionato “omaggio a Sebastiano Rumor” da parte dell’editore Padovan.