Bassano: veduta di piazzotto Montevecchio

di Giambattista VincoDaSesso

Bassano: veduta di piazzotto Montevecchio Delle tre piazze centrali di Bassano questa è la più antica ed è quella che più conserva l’atmosfera del passato.

Deve il suo nome al Monte di Pietà ospitato dal 1494 al 1834 nel piano inferiore del palazzo, il secondo da sinistra nella veduta.

In alcuni locali di questo singolare edificio ebbe sede dal 1454 il Fontico del grano e dal 1584 anche il Magazzino del sale.

Tra le lapidi infisse nella facciata spicca – e Albanello l’ha puntualmente rappresentato – il primo esemplare conosciuto dello stemma di Bassano: la torre con i due leoni controrampanti.

Sulla piazza, da nord, prospettavano, non si sa come, i palazzi degli Ezzelini. Nel Duecento la piazza venne detta “del Comune”, perché qui sorgeva il Palazzo comunale; e si disse anche “Piazza del pozzo” perché vi era un pozzo importante, protetto con severe norme.

Centro della vita amministrativa e commerciale fino alla metà del Trecento, quando la residenza del podestà venne trasferita nel Palazzo Pretorio, il Piazzotto perdette molta della sua importanza.

Festose note di colore donava fino ad una trentina di anni fa la casa Dal Corno, un bell’esempio di casa rinascimentale bassanese, situata sul lato orientale.

Il paramento della facciata, ora ricoverato nel Museo Civico, venne affrescato nel 1539 da Jacopo Bassano, secondo un dotto programma iconografico.

Vi figurano putti, animali, libri, medaglie, strumenti musicali, scene bibliche e allegorie.

Ora sul prospetto spogliato sono rimasti i profili a carboncino delle sinopie e lo stemma dei Dal Corno.

Invece la vicina casa Michieli Bonato vanta ancora seppure piuttosto rovinati gli affreschi di Francesco e Bartolomeo Nasocchi, pittori locali contemporanei di Jacopo ma di lui meno dotati.

Vi è possibile scorgere il ciclo delle Storie di Giuseppe ebreo e un fregio con amorini, libri e animali. E’ affrescato anche l’altro prospetto della casa verso Piazza Libertà.

Raccolto e tranquillo, il Piazzotto si affolla e risuona di voci nelle tradizionali giornate di mercato.

Fin dall’Ottocento qui hanno trovato posto i banchi delle calzature, per questo i bassanesi l’hanno chiamato e qualcuno più anziano lo chiama ancora “Piazzotto degli zoccoli”.

A differenza delle altre due piazze, questa nella veduta è prospettata da occidente, rendendo così possibile la vista delle case Dal Corno e Michieli Bonato, sovrastate dalla Torre Grande in lontananza.