Continuano gli incontri culturali organizzati da Gilberto Padovan editore. Il 23 giugno, nei locali della Locanda degli Ulivi, ad Arcugnano, lo storico e musicologo Massimo Celegato ha tenuto una lezione che aveva come tema il solstizio d’estate, seguendo l’orbita apparente del Sole fissata dall’astronomia tolemaica. Il relatore ha portato lo spettatore sul cocchio del Sole alla scoperta dei miti ancestrali: da quello di Fetonte, che ha permesso di scoprire i significati etimologici di termini quali oriente e occidente, a quello di Stonehenge, dalla trimurti della cosmogonia egizia di Ra al poeticissimo mito eziologico dell’iris in un affascinante percorso storico culturale, letterario e musicale. Dalla definizione di “curva”, inoltre, ha spiegato i significati etimologici di Sole, solstizio, tropico e orbita. Ha chiarito come gli antichi abbiano dato una delicatissima veste poetica alle loro prime intuizioni astronomiche e abbiano infuso la nozione del divino a tutte le manifestazioni naturali che eccedevano la loro comprensione. Così è stato per Stonehenge, il celeberrimo cromlech del Neolitico britannico, sulla piana di Salisbury, con l’orientamento del suo asse verso la posizione del Sole ad oriente nel solstizio d’estate, il quale fa pensare che esso abbia avuto la funzione di osservatorio astronomico avente la finalità precipua di prevedere le eclissi di Sole, in quanto essa poteva verificarsi all’indomani del solstizio d’estate, quando la Luna è sulla ellittica e si trova, quindi, perfettamente allineata con la Terra e il Sole. Successivamente ha illustrato il mito eliopolitano di Ra e del suo viaggio secondo il mito egizio nella sua incessante lotta con il serpente Apopi, le tenebre e la morte, scoprendo così che la divinità solare egizia si presenta in forma di trimurti: Khepri al suo sorgere, che è propriamente lo scarabeo che fa rotolare il Sole fuori dalla duat (l’oltretomba egizio); Ra al suo zenith; Aton al tramonto. Nella Letteratura, invece, il riferimento iniziale è stato al “Sogno di una notte di mezza estate” di W. Shakespeare nelle sue trasposizioni musicali di F. Mendelssohn Bartholdy e B. Britten, e anche alla tradizione parallela della “Notte di San Giovanni” . L’incontro è finito con un interessante excursus da Mussorgskj a Alfvèn, con il mito giapponese dell’iris e l’ “Inno al Sole” della celeberrima opera di Mascagni. A notte inoltrata la lezione è proseguita all’Osservatorio Astronomico di Arcugnano con il Gruppo Astrofili della provincia di Vicenza, rappresentato da Nicola Montanaro.