Montecchio Maggiore (Vicenza): evento culturale a Villa Cordellina Lombardi

Manifestazione culturale in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia

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Nella ricorrenza dei centocinquanta anni dell’Unità di Italia, accompagnata da una nutrita serie di manifestazioni pubbliche, ha visto esordire anche un singolare progetto di Gilberto Padovan Editore, che si è distinto per grande puntualità culturale e mecenatismo.

Padovan, infatti, nell’incontro culturale, organizzato con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Vicenza, che ha avuto luogo a Montecchio Maggiore, presso la Villa Cordellina Lombardi, martedì 14 giugno 2011, ha regalato a tutte le Biblioteche Civiche di Vicenza e provincia una cartella contenente tre litografie dei fratelli Adam , incisori austriaci, che riproducono la battaglia del 10 giugno del 1848 sulle colline vicentine, accompagnata da una nota storica redatta da Mauro Passarin.

L’interessante collezione, testimonianza di una pagina gloriosa della storia della città, è stata ritirata dai rappresentanti di tutte le Biblioteche nel corso dell’incontro.

Il prof. Massimo Celegato nell’occasione ha tenuto una lezione sulla Musica nel Risorgimento.

 

I fatti del 10 giugno del 1848, che seguirono allo scoppio della prima guerra d’Indipendenza, costituiscono per Vicenza un’occasione per tornare a riflettere sull’epopea risorgimentale cittadina, alla quale appartengono pagine gloriose e amare al tempo stesso. Divenuta provincia del Regno Lombardo-Veneto nel 1815, Vicenza seppe, infatti, insorgere al dominio austriaco nella “fatidica” primavera quarantottesca, riuscendo a respingere vittoriosamente i due assalti delle truppe imperiali tra il 20 e il 24 maggio ma dovendo, alla fine, capitolare , dopo un’epica giornata di combattimenti che ebbero come epicentro Monte Berico, al tramonto del 10 giugno.

Sono numerose e spesso appassionanti, si tratti di cronache documentate come di ricostruzioni “romanzate”, le testimonianze riguardanti quei giorni, che culminarono nell’aspra battaglia da un lato della quale stava l’assortita schiera dei difensori – volontari cittadini e di altre regioni italiane, svizzeri, “pontifici” – comandati da Durando, d’Azzeglio, Cialdini, Gallieno, Ceccarini, Pasi, Zanellato, Belluzzi, mentre dall’altro si schierarono, con una manovra a tenaglia, i battaglioni e le brigate del feldmaresciallo Radetzky con in testa D’Aspre, von Culoz, Wratislaw , Thurn-Taxis, Liechtenstein, Kopal.

Secondo calcoli attendibili, undicimila uomini contro trentaseimila attaccanti, che ebbero la meglio ma resero l’onore delle armi agli sconfitti , molti dei quali lasciarono la città all’indomani.

Al di là dei resoconti scritti , ad “illustrare” i fatti del 10 giugno c’è anche una serie di immagini, tra le quali ne spiccano alcune di fattura particolarmente pregevole, quasi colte “ in presa diretta”.

E’ proprio il caso delle tre tavole a colori, dovute ai fratelli Adam, apprezzati incisori austriaci, che in Vienna stamparono la visione del Monte Berico nelle prime fasi dell’urto imperiale, sferrato dalla dorsale dei colli, l’assalto alla Rotonda e l’esodo dei patrioti da Porta Monte l’11 giugno.

Un trittico che l’editore Gilberto Padovan ha pensato di riproporre in un’edizione particolarmente curata. Tre affascinanti “istantanee” di quell’episodica risorgimentale cittadina che fece guadagnare a Vicenza la prima medaglia d’oro al valor militare, appuntata sulla bandiera municipale nel 1866 da re Vittorio Emanuele II.