A cena con Goffredo Parise

prova-cover-10-high_web-1-768x480Gilberto Padovan Editore ha ricordato Goffredo Parise, a trent’anni dalla morte,  con un evento culturale che si è tenuto a Breganze. E’ intervenuto il critico letterario Marco Cavalli che ha parlato della sua vita e delle sue opere.

Goffredo Parise, scrittore, giornalista, poeta, sceneggiatore, è forse uno dei narratori vicentini che più di altri sanno ancora catturare l’ interesse e la curiosità dei lettori anche giovani. Nel 1951 esordisce con ” Il ragazzo morto e le comete”, un romanzo controcorrente rispetto al clima neorealista che caratterizzava il panorama letterario del tempo. Attraverso una prosa innovativa, onirica e allegorica, Parise esprime il suo sentire riguardo alla vita, all’amicizia, alla morte. Ma è “Il prete bello”, uscito nel 1954, il romanzo che gli darà fama. Lo caratterizza una scrittura vivace, spesso colorita, in cui le parole inseguono le azioni dei personaggi, a volte malinconici, a volte picareschi. La storia, come quella precedente ricca di spunti autobiografici, è ambientata negli anni Trenta, in una Vicenza che risentiva fortemente di una mentalità cattolica e bigotta, frammista all’ideologia fascista allora imperante. Ancor oggi, percorrendo le vie del centro, è facile riconoscere i luoghi descritti dall’autore e immaginare i protagonisti attorno ai quali scorreva la vita di una “ contrada” povera tra le avventure dei ragazzi che lì abitavano e le vicende personali del parroco e di una miriade di personaggi che Parise tratta in modo spesso ironico. Il 1966 è l’anno della prima pubblicazione de “Gli Americani a Vicenza”, un’ insieme di racconti, il primo dei quali dà il titolo all’opera. L’arrivo delle truppe americane della Setaf e la vita di personaggi più o meno popolari diventano i vivaci o mesti protagonisti del mondo amato-odiato da Parise, quello di una città, Vicenza, ancora caratterizzata da una mentalità statica, chiusa, cattolica, spesso indifferente. In qualità di scrittore Parise darà vita a numerosi altri romanzi di genere diverso.  Come giornalista, indimenticabili sono i suoi reportages dai teatri di guerra degli anni Sessanta e Settanta, raccolti nel libro” Guerre politiche: Vietnam, Biafra, Laos, Cile” ( 1976) oppure quelli su culture, allora lontane, come quella cinese e giapponese, pubblicati nei volumi “ Cara Cina” del 1966 e “ L’eleganza è frigida” del 1982.